Il culto di Santa Comasia è dovuto agli eventi succedutisi,

non sapendo alcunchè delle origini delle spoglie venerate a Martina Franca con tale nome.

Infatti le reliquie che si venerano,

furono trasportate a Martina Franca da don Baldassarre Gaunes,

che si era recato a Roma per riportare a Martina Franca

le spoglie di un fratello deceduto.

Non riuscendo a rintracciarle,

si rivolse alla cognata del Papa Innocenzo X, donna Olimpia,

per avere comunque delle reliquie da portare a Martina.

Gli fu concesso di trasportare reliquie

(qualunque che sia reliquia, come che sia, da cui com' ch sia, Comasia ),

prese sulla via Nomentana di Roma, dalle Catacombe di S. Agnese.

Non appena le spoglie giunsero a Martina,

fu organizzata una processione dal Capitolo della Colleggiata di San Martino

per portarle solennemente a San Martino.

Ma ci furono per diversi giorni ripetutamente dei nubifragi,

che impedirono tale trasporto,

facendo ricoverare le spoglie una prima volta presso la chiesetta

extra moenia di San Nicola del Pendino,

ed in un secondo tentativo presso la cappella di San Vito dei Greci.

Ci fu ancora un ulteriore tentativo,

ed anche questo avvenne sotto la pioggia battente.

Nel 1714, quando fu portata a Martina la statua in argento di Santa Comasia,

fatta realizzare a NAPOLI,

si ripetette il fenomeno della pioggia.

Da quell'anno, anche se ciò accadeva anche da prima di allora,

la Santa fu invocata per combattere la siccità,

portando in processione l'urna con le sue reliquie.

Dai primi del '900 non si usa più effettuare processioni con il trasporto dell'Urna.

La Santa si festeggia a Martina Franca insieme a S. Martino L'11 Novembre.

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